Finasteride e caduta dei capelli: facciamo chiarezza

I farmaci a base di finasteride sono davvero efficaci?

La caduta dei capelli è un problema di cui soffrono molti italiani, sia uomini che donne, di tutte le età. Trovare un trattamento davvero efficace, e soprattutto rapido, non è sempre facile, e questo può portare a volte a usare farmaci non sempre testati in tutta la loro efficacia, o dei quali sono poco noti gli effetti collaterali.

Tra i farmaci più noti – spesso famigerati – ci sono quelli a base di finasteride, principio attivo ormai conosciuto da molti di coloro che soffrono di alopecia androgenetica. Online si trovano moltissimi blog e forum che discutono delle proprietà di questi farmaci e, soprattutto, degli effetti collaterali. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza su questo principio.

Cos’è la finasteride e quali sono i suoi utilizzi

In origine, la finasteride è un principio attivo presente in un farmaco, il Proscar, che esordisce in Italia nel 1999. Veniva usato in andrologia e oncologia per curare l’ipertrofia prostatica benigna – un disturbo della prostata. Tra i vari effetti, ci si è accorti che favoriva la ricrescita dei capelli. È stato quindi prescritto (in dosaggi minori) per curare l’alopecia androgenetica, la forma più comune di caduta dei capelli. L’FDA americana approvò questo uso già nel 1997.

Ma come funziona la finasteride? Il principale responsabile dell’alopecia e della miniaturizzazione dei follicoli piliferi è il diidrotestosterone (DHT). La finasteride inibisce la sintesi di questo ormone (il DHT viene sintetizzato dal testosterone), contribuendo a ridurre la caduta dei capelli e anzi, promuovendone la ricrescita. Non ha nessun effetto sugli effetti fisiologici del testosterone, come su quelli di cortisolo o colesterolo.

Come sottolinea Informazioni sui farmaci, “vari studi clinici hanno confermato l’efficacia del farmaco”. I risultati sono stati infatti positivi: la caduta si è arrestata e in molti casi si è apprezzata anche una certa ricrescita, soprattutto nei soggetti tra 18 e 41 anni. Gli studi della durata di due anni hanno però evidenziato che, se la cura viene sospesa nel secondo anno, i capelli riprendono a cadere. Per essere davvero efficace, quindi, “il farmaco deve essere assunto indefinitamente”. Il che rappresenta, oltre che un rischio, anche un costo considerevole.

Gli effetti collaterali noti

La finasteride è salita però alla ribalta della cronaca anche per gli effetti collaterali riscontrati, soprattutto in caso di uso precoce e continuato nel tempo – e come abbiamo visto, il farmaco può essere assunto per periodi davvero molto lunghi. Questo può facilitare l’insorgenza di diversi effetti.

  • Negli animali la finasteride è teratogena, ovvero può causare fenomeni di pseudoermafroditismo in feti maschili. Per questo è fatto assoluto divieto di assunzione per le donne in gravidanza – ma è sconsigliato anche per le donne in età fertile, anche per maneggiare compresse spezzate o sminuzzate;
  • Effetti sulla sfera sessuale: in una bassa percentuale di casi ha avuto un effetto inibitorio, causando riduzione della libido, disfunzione erettile e ridotto volume dell’eiaculato;
  • Farmacovigilanza fa notare come il Ministero della Salute canadese abbia rilevato rischi di effetti avversi a livello muscolare, non ancora confermati, e potenziale rischio di idee di suicidio;
  • In pazienti predisposti (ad esempio obesi o con varicocele) potrebbe alterare la spermatogenesi, oltre ad alcuni rarissimi casi di ginecomastia unilaterale (crescita del seno negli uomini).

Inoltre, con la finasteride non sempre è sufficiente interrompere la cura per far scomparire gli effetti collaterali – che però, va detto, si presentano in percentuali di casi molto ridotte.

 

Come comportarsi?

Come detto, i farmaci a base di finasteride si dimostrano efficaci finché vengono utilizzati, e perdono i loro effetti una volta interrotta la cura. Gli effetti collaterali si verificano raramente, ma possono essere molto gravi. Quindi cosa fare? La finasteride viene spesso prescritta a soggetti molto giovani, anche sotto i 20 anni. A questa età, il problema dell’alopecia è ovviamente molto sentito, e può causare profondi disagi. Finasteride funziona e assicura un buon risultato – ma assumere questi farmaci per molti anni può aumentare drasticamente il rischio di controindicazioni.

Merck, l’azienda americana che produce il farmaco, ha in corso varie battaglie legali; anche in Italia è stata fondata l’Associazione Vittime Finasteride. Quindi cosa fare? Prima di tutto informarsi il più possibile. Quindi, in casi di alopecia androgenetica (soprattutto se precoce) rivolgersi al proprio dermatologo e al proprio medico di fiducia, segnalando immediatamente, nel caso, l’insorgenza di determinati effetti collaterali.